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Donne, insorgiamo! Le nostre lotte, le nostre rivendicazioni non saranno mai in lockdown!

Donne, insorgiamo! Le nostre lotte, le nostre rivendicazioni non saranno mai in lockdown!

Un appello internazionale di 1000 lavoratrici della sanità, del sociale e del medicosociale alle donne di Francia, d’oltremare, d’Europa e del mondo intero a mobilitarsi per lo sciopero e/o la manifestazione l’8 marzo, il 7 aprile 2022 e in seguito p

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Solidaires (CM)

Noi donne, noi in prima linea, rappresentiamo più dell’85% dei mestieri della Cura, in ospedale, in tutte le strutture sociali e medico-sociali, nelle famiglie, a fianco degli anziani, dei bambini in difficoltà.
Care-giver, addette alla sterilizzazione, infermiere, psicologhe, medici, educatrici, assistenti sociali, addette alle lavanderie, cuoche, addette alle pulizie, assicuriamo il lavoro essenziale per la vita e il benessere delle persone. Noi vogliamo che questo lavoro sia riconosciuto, rispettato e pagato correttamente!
Ieri applaudite, oggi di nuovo disprezzate, dall’inizio della crisi sanitaria, noi donne,
abbiamo preso sulle nostre spalle gran parte dello sforzo collettivo da sempre e in
particolare dall’inizio della pandemia! Non dimentichiamolo! Non cediamo su nulla!


Noi donne in rivolta! Esigiamo un aumento sostanziale sei nostri stipendi!
Sottomesse ad orari atipici, al lavoro notturno, ai turni, al lavoro nei giorni festivi, Affrontiamo la malattia, l’handicap, il degrado e l’esclusione sociale, la morte nonché il degrado delle nostre condizioni di lavoro!

Noi donne insorte! esigiamo la compatibilità tra vita sociale e familiare, una protezione della nostra salute nella sua dimensione fisica, mentale e sociale, noi esigiamo un allungamento del congedo maternità, pagato integralmente.
Noi rifiutiamo che i nostri mestieri, i nostri servizi, i nostri diritti sociali siano sacrificati
sull’altare del profitto, dell’austerità in nome del rimborso di un debito che non è il nostro.

Noi donne determinate! Esigiamo mezzi finanziari e assunzioni massicce nei mestieri del care, la fine delle politiche di austerità!
Di fronte alla mercificazione e alla crescente privatizzazione della sanità e dell’azione sociale, rifiutiamo che le multinazionali della sanità facciano profitti indecenti sulla salute e sull’economia legata alla terza età e siano in concorrenza con il servizio pubblico.

Noi donne emancipate! Esigiamo che tutte le strutture della sanità e dell’azione sociale siano gestite senza scopo di lucro perché le nostre vite valgono più dei loro profitti.!
Noi rifiutiamo che guadagni indecenti, criminali e illegittimi siano realizzati dalle multinazionali sulla malattia e sulla morte.

Noi donne convinte! Esigiamo la soppressione di tutti i brevetti sui medicinali, cure,
apparecchi medicali perché sappiamo che la sanità è un bene comune dell’intera umanità!

Noi rifiutiamo che i nostri diritti sessuali e riproduttivi siano rimessi in discussione da tendenze politiche autoritarie e in particolare il diritto all’aborto e alla contraccezione!

A fianco delle donne del mondo intero, esigiamo di poter disporre del nostro corpo! Noi esigiamo uguali diritti civili, sociali, economici e politici!
Le violenze fatte alle donne si sono accentuate nel contesto della pandemia, continuano i femminicidi. Le donne sono state le prime vittime della guerra e delle atrocità che le accompagnano: stupri, esodo e spostamenti forzati.

Noi donne organizzate e riunite! Esigiamo la fine delle violenze fatte alle donne! Esigiamo la fine della follia che fa aumentare le spese militari che rappresentano attualmente più di 2000 miliardi di dollari all’anno! Esigiamo una riduzione immediata di queste spese militari e la loro assegnazione al sistema sanitario, di uso sociale e di protezione sociale.

Noi lanciamo un appello a tutte le donne lavoratrici della sanità, del sociale e del
medico-sociale a firmare, diffondere, portare, arricchire e prolungare questo appello,
prima, durante e dopo l’8 marzo e il 7 aprile 2022 e a costituire dappertutto dei
collettivi “Donne in lotta!” »


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