laboursolidarity.org
banner 6 incontro banner 6 incontro
Al Vertice dei Popoli, la Rete prepara un intervento di classe e indipendente contro la COP30
Brasile

Al Vertice dei Popoli, la Rete prepara un intervento di classe e indipendente contro la COP30

La Rete parteciperà al Vertice attraverso la sua organizzazione brasiliana

  • Facebook
  • Twitter

A pochi giorni dall’inizio della COP30, la Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici che si terrà a Belém (Brasile), delegazioni provenienti da tutto il paese si preparano a una grande mobilitazione nella capitale amazzonica, in contrasto con l’incontro ufficiale di governi e imprese.

Dal 12 al 16 novembre, lavoratori, popoli indigeni, comunità quilombola, contadini, giovani, ambientalisti e attivisti sociali e sindacali parteciperanno al Vertice dei Popoli, evento parallelo che propone soluzioni reali e collettive alla crisi ambientale causata dal capitalismo.

Il programma prevede manifestazioni, dibattiti, assemblee, laboratori e un festival culturale. Il 15 novembre, la Marcia Globale dei Popoli per il Clima dovrebbe riunire circa 15.000 persone.

La partecipazione della Rete Sindacale Internazionale

La Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e di Lotta (ILNSS) parteciperà al Vertice attraverso la sua organizzazione brasiliana, la CSP-Conlutas, portando una prospettiva di classe e anticapitalista e denunciando gli interessi corporativi dietro la falsa narrativa della “transizione verde”.

Il 13 novembre, CSP-Conlutas e le organizzazioni affiliate terranno un dibattito intitolato « La COP30: un meccanismo del capitale per legittimare la distruzione dell’Amazzonia e del pianeta », con la partecipazione di leader e attivisti di diverse comunità.

Il 14 novembre, si terrà la Plenaria per la Riparazione dei Popoli Indigeni Vittime dei Crimini della Dittatura, organizzata dal professore Gilberto Marques.

Il 15 novembre, durante la Marcia dei Popoli per il Clima, la CSP-Conlutas si unirà al corteo dal Sindacato dei Lavoratori dell’Edilizia di Belém, i cui membri hanno condotto uno sciopero contro la precarizzazione del lavoro nei cantieri della COP30.

Obiettivi climatici insufficienti

Il 28 ottobre, il Segretariato ONU per i Cambiamenti Climatici ha pubblicato il Rapporto di sintesi NDC 2025, mostrando che gli impegni attuali ridurrebbero le emissioni solo del 17% entro il 2035, mentre la scienza richiede almeno il 60%.

Questi dati confermano che la COP30 — organizzata sotto il governo Lula, con il sostegno delle compagnie petrolifere e dell’agrobusiness — sarà ancora una volta una vetrina del capitalismo verde che perpetua il modello distruttivo attuale.

“Mentre il governo si presenta come leader climatico, Lula autorizza l’esplorazione petrolifera e continua a sovvenzionare l’agrobusiness”, ha dichiarato Atnágoras Lopes.

“Le vere soluzioni verranno dai popoli della foresta e dalla classe lavoratrice”, ha aggiunto Rosi Pantoja.

 

Foto: João Paulo Guimarães / Movimento dos Atingidos por Barragens (MAB)

 

  • Facebook
  • Twitter
  • Youtube
  • Instagram